Il Museo Mantova Collezioni Antiche (MACA) ha sede nello storico Palazzo San Sebastiano, edificato tra il 1506 e il 1512 dagli architetti Gerolamo Arcari e Bernardino Ghisolfo come dimora preferita dal Marchese Francesco II Gonzaga, che vi morì nel 1519.  Il percorso museale inizia al piano terra con un’introduzione al Marchese Francesco II come politico e uomo di cultura attraverso le collezioni antiquarie della famiglia Gonzaga, esposte anche al primo piano.

Procedendo nella visita, si incontrano i reperti della collezione egizia di Giuseppe Acerbi, console d’Austria in Egitto dal 1825. Infine, il visitatore può ammirare la collezione mesopotamica di Ugo Sissa, composta da manufatti che vanno dal VI millennio a.C. al periodo islamico. La collezione di Sissa conta oltre 200 oggetti, tra cui utensili, ceramiche, coni, tavolette e mattoni iscritti, statuette, amuleti, sigilli e perline, alcuni dei quali rinvenuti a seguito di scavi condotti per volontà di Sissa stesso e altri acquistati sul mercato antiquario. Il museo è stato aperto nel 2005 e ha ricevuto il nome attuale nel 2023, a seguito del trasferimento da Palazzo Te alla nuova sede di alcune collezioni, tra le quali la collezione Ugo Sissa. 

Collezione Sissa

L’eterogenea collezione prende avvio nel 1953, quando Ugo Sissa inizia a lavorare a Baghdad come architetto per conto del Governo italiano. La passione del mantovano per le forme pure e per il design ha influito sicuramente sulla scelta dei pezzi da acquistare, congiuntamente a uno studio da autodidatta e a amicizie con celebri archeologi operanti nel Vicino Oriente, tra i quali Max Mallowan, conosciuto a Nimrud. In seguito alla tragica morte di Sissa, la moglie Teodora Olga Sammartini prese contatti con il Conservatore di Palazzo Te dell’epoca, Gianmaria Erbestato, per allestire una grande mostra retrospettiva, nella quale venne anche mostrata per la prima volta la sua collezione di reperti archeologici. I manufatti, depositati nello stesso Palazzo, vennero poi esaminati in maniera sporadica, fino all’ideazione di un percorso espositivo da parte della dottoressa Paola Giovetti, aperto al pubblico dal 1994. Dal 2023 la collezione viene spostata in un nuovo spazio espositivo del cinquecentesco Palazzo San Sebastiano 

La collezione comprende circa 250 oggetti di varia natura e varie epoche, abbracciando un lunghissimo arco temporale dal IV millennio a. C. al I millennio d. C.; tra di essi 67 vasi di forme differenti, 36 coni sia di argilla che litici, 25 figurine, 18 amuleti, 13 mattoni iscritti, 7 tavolette e 9 sigilli. 

UGO SISSA

Ugo Sissa, architetto, artista, fotografo, nacque a Mantova nel 1913. Studiò architettura prima a Venezia, per poi trasferirsi e laurearsi a Roma, dove vinse una borsa di studio per Varsavia. Iniziò nel 1941 a lavorare per Adriano Olivetti, lavoro che abbandonò nel 1945 a seguito di una grave malattia. Nel Dopoguerra si distinse nel panorama culturale della Capitale, riuscendo a ottenere tra il 1953 e il 1957 importanti incarichi governativi a Baghdad, prima come capo Architetto del Governo, poi come capo dell’Ufficio di Sviluppo e del Dipartimento per le Stazioni Estive e per il Turismo.

Proprio in questo periodo sviluppò una forte passione per l’archeologia, grazie al contatto con le civiltà del Vicino Oriente. Iniziò a creare la sua personale e eterogenea collezione tramite acquisizioni sul mercato antiquario e ricerche superficiali di diversi Tell iracheni. Morì tragicamente in un incidente stradale nel 1980. Nel 1984, la sua Mantova gli dedicò una mostra personale in cui, per la prima volta, vennero esposte le sue fotografie in Iraq e la sua collezione vicino-orientale.