Il Museo fu creato per volere della famiglia Carli, imprenditori liguri nel settore dell’olio d’oliva; per la sua fondazione si prodigò in particolare il cav. Carlo Carli, proprietario della collezione di reperti archeologici qui esposti, e a esso è stato intitolato il museo stesso. Inaugurato ufficialmente nel 1992, questo è da sempre ospitato all’interno di una villa liberty degli anni ’20 a Oneglia (Imperia), che fu sede della ditta di famiglia tra il 1930 e il 1971. 

Il Museo offre un percorso espositivo multimediale strutturato in 18 sale, che presenta a 360° l’ulivo, le sue applicazioni, la sua storia e il suo millenario rapporto con l’essere umano. Il percorso prevede esposizione di reperti antichi, allestimenti etnografici, proiezioni di contenuti digitali e molte attività a tema. Reperti archeologici di varia datazione e provenienza sono esposti, secondo criteri tematici, tra le sale 1-9 e 15-16; al Vicino Oriente Antico è dedicata in particolare la Sala 5, ma reperti della medesima provenienza sono esposti anche in altri ambienti e nel giardino della villa. 

La piccola ma variegata collezione di orientalia è stata assemblata, come il resto della collezione del Museo, dal cav. Carlo Carli, attraverso acquisizioni private nel corso di molti decenni del secolo scorso.

Collezione orientale del Museo dell’Olivo “Carlo Carli”

La collezione è conservata presso il Museo dell’Olivo “Carlo Carli” di Imperia, nella villa liberty che tra il 1930 e il 1971 fu sede della ditta Fratelli Carli S.p.A. . Come tutti gli altri materiali archeologici qui esposti, essa fu acquisita per via privata nel corso dei decenni centrali del ’900 dal cav. Carlo Carli, imprenditore dell’olio d’oliva e fondatore eponimo del museo. 

Il corpus della collezione si compone di: 4 tavolette cuneiformi di provenienza sumerica (datate probabilmente alla celebre Dinastia Ur III, 2100-2000 a.C.); diversi recipienti in ceramica, di varie dimensioni e provenienza, atti al trasporto e alla conservazione dell’olio d’oliva; alcune lucerne in ceramica, di varia provenienza e datazione; strumenti in pietra legati alle attività di olivocoltura nel Vicino Oriente Antico.